V. M. MANFREDI, Lo scudo di Talos, Mantova: Mondadori, 1988
Nei libri accade che vi siano oggetti così importanti per lo svolgimento della trama, da poter essere equiparati ai protagonisti-umani. Ne "Lo scudo di Talos" al personaggio principale Talos-Kleidemos, si affiancano alcuni oggetti-protagonisti, che prendono il sopravvento nella narrazione.
- l'oggetto protagonista assoluto del romanzo è sicuramente l'antica armatura del re Aristodemo, (eroe della Prima Guerra Messenica) consegnata dal "nonno" Kritolaos al nipote Talos: composta dallo scudo che dà il titolo al romanzo, con sopra rappresentato un lupo, e da un pesante arco di corno e una spada, diventa l'alter-ego del giovane, che tanto si identifica in esso da essere lui stesso chiamato "Il lupo". E' anche strumento del riscatto dello storpio Talos, simbolo della doppia natura che divide la sua personalità. L'identificazione è tale che alla fine del romanzo, di Talos misteriosamente non rimane traccia, mentre un lupo conduce Karas, compagno di battaglie, divenuto cieco per le torture pur di non tradire l'amico, a ritrovare l'armatura, che potrà indossare di nuovo quando il popolo degli Iloti sarà un'altra volta in difficoltà: questo rivela, dunque, che è l'oggetto a garantire la forza ed il successo, non la persona che di volta in volta possa usarlo.
- ancora prima dell'armatura, l'oggetto che cambia le sorti del giovane storpio è il suo bastone: il "nonno" gli insegna ad usarlo non solo come un sostegno, ma come un'arma, consentendogli di irrobustirsi nonostante la sua menomazione, di trovare fiducia in se stesso, di farsi rispettare.
- il terzo oggetto di cruciale importanza è il messaggio di Leonidas, dove il re aveva scritto che Talos era fratello di Brithos, di averli voluti rimandare a Sparta per evitare la loro morte alle Termopili e la fine della importante famiglia dei Kleomenidi, e di voler far vivere in pace Spartiati e Iloti. La sottrazione da parte di una spia del messaggio originale e la sua sostituzione con un messaggio vuoto è la causa scatenante di tutte le vicende che seguono.