LE COSE NELLA LETTERATURA

 


V. M. MANFREDI, Lo scudo di Talos, Mantova: Mondadori, 1988

Nei libri accade che vi siano oggetti così importanti per lo svolgimento della trama, da poter essere equiparati ai protagonisti-umani. Ne "Lo scudo di Talos" al personaggio principale Talos-Kleidemos, si affiancano alcuni oggetti-protagonisti, che prendono il sopravvento nella narrazione. 
  • l'oggetto protagonista assoluto del romanzo è sicuramente l'antica armatura del re Aristodemo, (eroe della Prima Guerra Messenica) consegnata dal "nonno" Kritolaos al nipote Talos: composta dallo scudo che dà il titolo al romanzo, con sopra rappresentato un lupo, e da un pesante arco di corno e una spada, diventa l'alter-ego del giovane, che tanto si identifica in esso da essere lui stesso chiamato "Il lupo". E' anche strumento del riscatto dello storpio Talos, simbolo della doppia natura che divide la sua personalità. L'identificazione è tale che alla fine del romanzo, di Talos misteriosamente non rimane traccia, mentre un lupo conduce Karas, compagno di battaglie, divenuto cieco per le torture pur di non tradire l'amico, a ritrovare l'armatura, che potrà indossare di nuovo quando il popolo degli Iloti sarà un'altra volta in difficoltà: questo rivela, dunque, che è l'oggetto a garantire la forza ed il successo, non la persona che di volta in volta possa usarlo.
  • ancora prima dell'armatura, l'oggetto che cambia le sorti del giovane storpio è il suo bastone: il "nonno" gli insegna ad usarlo non solo come un sostegno, ma come un'arma, consentendogli di irrobustirsi nonostante la sua menomazione, di trovare fiducia in se stesso, di farsi rispettare.   
  • il terzo oggetto di cruciale importanza è il messaggio di Leonidas, dove il re aveva scritto che Talos era fratello di Brithos, di averli voluti rimandare a Sparta per evitare la loro morte alle Termopili e la fine della importante famiglia dei Kleomenidi, e di voler far vivere in pace Spartiati e Iloti. La sottrazione da parte di una spia del messaggio originale e la sua sostituzione con un messaggio vuoto è la causa scatenante di tutte le vicende che seguono.

STEP #28 - LA SINTESI FINALE

Il termine italiano Multimetro, dal punto di vista della sua etimologia (#01) è un “termine parlante”, che rispecchia l’origine e la funzione di questo strumento. Questa parola nel tempo (#24) (dagli anni ’80 per la precisione), però, è stata progressivamente soppiantata dalla parola inglese tester. Si tratta di uno strumento che merita davvero un posto di primo piano nella società contemporanea: la motivazione per cui è stato inventato il primo multimetro, per rendere cioè più rapida e precisa una misura in precedenza molto lenta, in quanto realizzata con 3 diversi strumenti, incarna infatti il mito della velocità (#07), affiorato alla fine dell’Ottocento e divenuto anima profonda della società del ‘900, in conseguenza del rapido evolversi delle scoperte e delle applicazioni industriali ai mezzi di locomozione. Possiamo inoltre ritenere che la gamma dei possibili utilizzi di questo strumento riconduca all’altra tematica ormai imperante nel nostro tempo: quella dell’efficienza e funzionalità degli oggetti tecnologici, imprescindibile ormai, data la loro diffusione capillare.   
E’ interessante, a questo proposito, analizzare le origini del multimetro: risalgono al 1921, proprio dopo la fine della Prima guerra Mondiale, quando l’umanità assistette alla più rapida accelerazione del progresso tecnologico della storia, e nuove esigenze si fecero strada. Nelle intenzioni del suo inventore (#09), l’allora capo del General Post Office di Londra Donald Macadie, di cui sono stati conservati alcuni scritti (#10), quello che lui chiamò “Avometer(#01) doveva da un lato accelerare molto le operazioni di misurazione, consentendo di avere contemporaneamente a disposizione un voltmetro, un amperometro e un ohmmetro, dall’altro essere molto pratico, perché portatile. Troviamo quindi, già dagli albori, il tema della velocità, ed anche quello del controllo di efficienza e funzionalità degli strumenti tecnologici: il primo Avometer (#02) era infatti uno strumento analogico molto “sensibile” per l’epoca, derivato dal galvanometro, di cui erano già ben noti i principi fisici di funzionamento (#05). Forse proprio per non aver inventato nulla di nuovo, ma scoperto come utilizzare in maniera originale qualcosa di già noto, Macadie non fu mai celebrato come invece Ampère, Volta e Ohm, di cui si trovano con facilità persino francobolli (#18), in quanto padri degli strumenti che Macadie aggregò. Tuttavia l’Avometer ebbe grande successo a partire dal 1923, quando venne messo in commercio in Inghilterra, prodotto dalla “Automatica Coil Winder and Electrical Equipment Company” (ACWEECO) (#11). Si trattava di una ditta fondata appositamente per questo scopo, e il successo ottenuto fece sì che altre ditte produttrici si diffondessero in tutto il mondo, producendo multimetri differenti e ognuno con il proprio marchio (#20). Ricordiamo a titolo esemplificativo la storica Industria Costruzioni Elettromeccaniche, produttrice del leggendario Supertester 680 G (#15), portatore del famoso marchio ICE (#20)

Tester-ICE-680G- attualmente in vendita sul sito Electronic Surplus


Rispetto ai primi modelli, il multimetro si è evoluto molto, sia esteticamente sia nelle sue componenti interne (#16). Vi è poi stato il grosso cambiamento dovuto alla commercializzazione dei multimetri digitali, avvenuta solo negli anni ’70 (#09), dopo la scoperta di come ridurne i costi di produzione: si veda a questo proposito il brevetto US2889518A del 1959 (#17), che ha aperto la strada in questo senso. Successivamente sono stati depositati altri interessanti brevetti (#17), ma le varie modifiche non hanno cambiato i componenti essenziali del multimetro (#03): un selettore per scegliere il tipo di misura, un display per vederne il risultato (un multimetro digitale può visualizzarne un numero altissimo! #15), ma soprattutto i caratteristici puntali, da posizionare ai lati dell’oggetto da testare. Anche i materiali (#08) sono rimasti gli stessi, salvo l’introduzione dei semiconduttori per i multimetri digitali. La normativa (#23) è invece stata opportunamente aggiornata a motivo della grandissima diffusione di questo strumento. Infatti, proprio perché incarna esigenze molto sentite nella nostra società per la sua velocità e facilità di utilizzo (#22) in molti contesti diversi (#22 esempi 1 e 2, 4 e 5, 3 e 6) e in molti ambiti scientifici diversi (#04), il multimetro è oggi presente ovunque: nelle case delle persone, negli uffici, nelle officine, negli ospedali.

  

SECULIFE ST, ideale per l’esecuzione e la documentazione di verifiche sui dispositivi ad uso medicale


La diffusione del multimetro è anche geografica: vi sono parole per indicarlo in tutte le lingue, (#01) e ditte produttrici in tutto il mondo (#11). In particolare però, si registra una sua pervasività dal punto di vista culturale: la pubblicità (#13) lo esalta in maniera sempre più accattivante, vi sono serie TV (#12)  che celebrano il ruolo della tecnologia e l’inventiva umana in ambito tecnologico e perciò lo valorizzano sugli schermi, e lo stesso avviene anche nel cinema (#12): ricordiamo a titolo esemplificativo il film “Decisione critica”, del 1996, in cui si vede chiaramente il protagonista Russel Kurt alle prese con un multimetro nel momento cruciale del film. Non mancano nemmeno citazioni in fumetti per bambini (#21) e su riviste.

In definitiva dunque, considerati l’attuale accelerazione delle comunicazioni grazie alla nuova grande frontiera di internet, l'ancora ricco e inesplorato mondo della velocità moderna, proiettata verso le declinazioni di velocità della luce, della materia, dell'informazione e il dominio incontrastato di strumenti tecnologici di ogni tipo, prevediamo che il multimetro, o meglio il tester, avrà un ruolo sempre più importante nella società del futuro.

per sorridere un po'... e per approfondire

 

Olivie_8

Da Elettroni da salvare, forum di "Elettroni al tramonto" inviato il 25/8/2017


Pippo, essendosi accorto che Trim ha acquistato un tester doppio -DIGITAL-ANALOGICO- tenta di scappare agli antipodi, temendo di essere costretto ad impossibili e assurde letture su questo strumento... Una doppia-contemporanea-incomprensibile lettura di correnti-tensioni-ohm-picofarad senza tener conto di zeri e virgole e fondi scala non può essere sopportata senza rifornirsi di almeno dieci chili di camomilla biologica australiana...


Invece, se si desidera approfondire, si vedano le prime 17 pagine di

STEP #27 - UNA MAPPA CONCETTUALE

Volendo raggruppare in una mappa gli utilizzi del multimetro descritti negli step precedenti (si vedano gli step#22 Un manuale d'uso,    step#22 esempi1-2,    step#22 esempi3-6,   step#22 esempi 4-5), e i suoi campi di applicazione (si veda lo step#04 La scienza), si possono visualizzare i seguenti collegamenti: 



STEP #26 - LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

Il multimetro può essere legato alla chimica attraverso:

1. la materia PLASTICA di cui sono fatti i componenti: consiglio di approfondire questo argomento ai seguenti link:

2. l'ELETTROCHIMICA 

  
kit-elettrochimica-on-line


Nell'ambito della chimica, l'elettrochimica studia i fenomeni relativi alla trasformazione dell'energia chimica di legame in energia elettrica (e viceversa). Per ottenere questo risultato si utilizzano reazioni spontanee di ossido-riduzione: REAZIONI REDOX. Normalmente gli elettroni passano spontaneamente da sostanze che si ossidano a quelle che si riducono, ma in una BATTERIA (o pila, o cella galvanica), come quella che alimenta il multimetro, gli elettroni scambiati sono "costretti" a passare attraverso un filo elettrico esterno: si produce così corrente elettrica. 

Ed ecco un fumetto simpatico sull'elettrochimica: 


Finanza on line dell'8/11/2020 (per trovarlo salire nella pagina) 


FONTI:

 http://www.endrena.com/blog/funziona-un-multimetro-tester/

https://www.chimica-online.it/download/elettrochimica.htm

https://www.chimica-online.it/download/

STEP #25 - COSE PERSONALI

         

A proposito dell'importanza delle cose e della loro valenza al di là del loro semplice utilizzo pratico, ecco 3 oggetti che nella mia vita rappresentano (da sinistra a destra):

  • IL MIO PASSATO: il bedge dell'associazione  "Young World Leaders" con cui sono stata per un fantastico mese negli Stati Uniti nell'estate 2017
  • IL MIO PRESENTE: il moschettone per l'arrampicata: in questo periodo di pandemia è l'attività che più mi appassiona! (ed è possibile svolgerla rispettando le regole anti-contagio....)   
  • IL MIO FUTURO: il portafortuna rappresenta il Coniglio nell'Oroscopo cinese (l'ho acquistato in Cina nell'estate del 2018). I nati nell'anno del Coniglio sono gentili, dolci e premurosi verso gli altri: il mio progetto di vita!

STEP #23 - LA NORMATIVA

Dalla pubblicaz consorzio ricerche "Bibliotema" fonte CEI 2014

L'utilizzo di un multimetro è regolato da una norme generale europea per gli apparecchi elettrici di misura, recepita anche in Italia: 

Lo standard IEC EN 61010 “Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misura, controllo e per utilizzo in laboratorio” suddivide i multimetri ed i sui accessori in varie categorie in funzione della pericolosità dell'ambiente in cui devono essere utilizzati
Si tratta della versione italiana della Norma Europea CENELEC EN 61010-1 (Pubblicazione IEC 1010-1 del 1990 più Modifica 1 del 1992), con il testo originale nella versione inglese a fronte del testo italiano. Essa specifica le prescrizioni generali di sicurezza per apparecchiature elettriche destinate ad impieghi professionali, industriali e didattici.

 

Vi è anche una normativa più specifica, relativa all'utilizzo di un multimetro: 

  • Low Voltage Directive  2006/95/EC, riguardante le apparecchiature elettriche progettate per l'uso entro determinati limiti di tensione  (cioè con una tensione di alimentazione o di uscita tra 50 e 1000 V per la corrente alternata AC o tra 75 e 1500 volt per la corrente continua DC)che ha sostituito la COUNCIL DIRECTIVE 73/23/EEC  

  • Directive 2014/30/EU   del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sull'armonizzazione delle legislazioni degli Stati Membri relative alla compatibilità elettromagnetica, applicabile dal 20 aprile 2016 in sostituzione della precedente  Directive 2004/108/EC 


FONTE per l'individuazione della normativa: 


STEP #24 - LE PAROLE NELLA STORIA

Con l'ausilio di Google Books Ngram Viewer si può visualizzare la STORIA delle parole riguardanti il multimetro.  





In questo grafico vediamo le seguenti parole inglesi (nel grafico dal basso in alto):
- in blu "Avometer": il nome inizialmente assegnato allo strumento non è mai "decollato": coniato nel 1923, inizia a comparire nella letteratura a partire dal 1940, ed è sempre ben poco presente (nel 1983 è indicata la percentuale dello 0,0000000317%...)
- in rosso "Multimeter": il nome sostituisce quasi subito il precedente, a partire dal 1945 circa, per indicare lo stesso strumento, e ha un picco nel 1983, anno in cui è indicata una percentuale dello 0,0000293536%
- in giallo "Voltmeter": questo strumento di misura, conosciuto già dalla seconda metà del 1800 ed "inglobato" nel multimetro, rimane comunque molto utilizzato anche da solo, soprattutto negli anni 1940, e ancora oggi è più nominato del multimetro  
- in verde "Tester": questo termine in Inglese ha il significato di "collaudatore, misuratore" anche riferito a persona, e per questo motivo è utilizzato già prima del 1920. Possiamo immaginare che il livello di utilizzo di questa parola prima del 1920 indichi il livello di utilizzo generico, da sottrarre al livello totale dal 1930 in poi, per ottenere il livello del significato di "strumento di misura". Perciò la preminenza di questo termine negli anni più recenti va decisamente ridimensionata rispetto agli altri termini. Rimane comunque un picco nel 1983, come per il multimetro, ad indicare che questo è proprio il periodo di maggiore interesse per lo strumento.
SIGNIFICATO DELLA TENDENZA ODIERNA:
In Inglese l'interesse per questi termini nella letteratura si sta progressivamente riducendo, forse perchè l'ambito del loro utilizzo è sempre più specialistico e di nicchia rispetto alla letteratura in generale.










In questo secondo grafico vediamo le seguenti parole italiane (nel grafico dal basso..):
- in blu  "Multimetro digitale": il nome compare nel 1966, come è logico aspettarsi secondo l'evoluzione storica della tecnologia digitale, ma rimane poco utilizzato, perchè troppo lungo, ed evidentemente inglobato negli altri sinonimi.
- in rosso "Multimetro": questo termine pare comparire nel 1924 (data compatibile con l'introduzione dello strumento nel 1923), e il suo utilizzo cresce (fino al 2017) soprattutto negli ultimi anni, in cui va a indicare sia lo strumento analogico, sia quello digitale. Interessante il picco nel 1985, cioè 2 anni dopo il picco del 1983 del corrispondente termine inglese.
- in verde "Tester": questo termine è utilizzato anche in italiano con le stesse modalità dell'Inglese, ma in italiano negli ultimi anni il suo uso sta diventando preponderante, decisamente preferito al più lungo "multimetro", per indicare sia lo strumento analogico, sia quello digitale, mentre, nello stesso periodo, il termine inglese risulta in calo.
SIGNIFICATO DELLA TENDENZA ODIERNA:
In Italiano l'interesse per il termine "multimetro" si sta progressivamente riducendo, come per i termini inglesi, mentre compare ancora in aumento l'utilizzo italiano del termine inglese "tester", a testimonianza di un'affezione conclamata per gli anglicismi.

STEP #22 - UN MANUALE D'USO_ESEMPI 3 E 6

  MISURE DI RESISTENZE E ALTRE

👉Sul selettore selezionare Ω: RESISTENZA, unità di misura Ωhm

       "K indica i multipli: KiloΩom. 
        Per la scelta dei valori valgono le indicazioni già fornite nel POST STEP #22 - ...

Prometec_multimetro digitale

👉Sul selettore selezionare il SIMBOLO WIFI per una MISURA DI CONTINUITA' 
👉Sul selettore selezionare il SIMBOLO TEMP °C per una MISURA DI TEMPERATURA
👉Sul selettore selezionare il SIMBOLO hFE per una MISURA dell'hFE di un TRANSISTOR (parametro che ne esprime il guadagno nei termini di corrente continua)

👉Inserire la spina del cavo nero nella boccola COM, e la spina del cavo rosso nella boccola con sopra "V/Ω/Hz": misurazione in Volt/Ωhm/Hertz

  👉Inserire i PUNTALI secondo la tipologia di misura
  • ESEMPIO DI MISURA DI CONTINUITA'
Brico portale_come usare un tester
                          
Si usa quando si vuole solo controllare se un cavo è interrotto, o se fra due punti esiste una continuità elettrica, e non si è interessati a conoscere il valore della resistenza; si toccano i due punti: se la resistenza è bassa lo strumento emette un segnale acustico



              Ifixit_come usare un multimetro

STEP #22 - UN MANUALE D'USO_ESEMPI 4 E 5

  MISURE DI CORRENTE CONTINUA E ALTERNATA

👉Sul selettore selezionare DCA: corrente CONTINUA, unità di misura Ampère

                                                 ACAcorr. ALTERNATA, unità di misura Ampère

         "m" indica i sottomultipli: milliAmpère. Per il resto valgono le indicazioni già fornite                         nel POST STEP #22 - ESEMPI....


    In molti multimetri, soprattutto se economici, non è prevista la misura della corrente alternata. Tuttavia, interponendo una resistenza, è possibile trasformare questo tipo di misurazione in una di tensione alternata. Per questo tipo di misurazione si rimanda al POST STEP #22....

👉Inserire la spina del cavo nero nella boccola COM, e la spina del cavo rosso in una delle due boccole con sopra "A": misurazione in Ampère

            Le boccole rosse dedicate a questo sono distinte per la portata, indicata nella                                dicitura. La separazione degli ingressi è per motivi di sicurezza, serve a evitare                           di "bruciare" il multimetro (o il fusibile, se presente).

Utilmeccanica_multimetro digitale


👉Inserire i PUNTALI in modo che la corrente attraversi il multimetro


  • ESEMPIO DI MISURAZIONE DI CORRENTE CONTINUA

 elettrotecnica_come si usa un tester figura 7 pagina 8


Per misurare la corrente che proviene da una pila occorre inserire una resistenza e collegare il tester in modo che sia attraversato dal flusso di corrente che va dalla pila alla resistenza.




STEP #22 - UN MANUALE D'USO_ESEMPI 1 E 2

 MISURE DI TENSIONE CONTINUA E ALTERNATA

👉Sul selettore selezionare DCV oppure "— " : "Direct Current Voltage" o su
                                                    ACV  oppure "~": "Alternating Current Voltage"

I valori indicati rappresentano il massimo valore che si può leggere col selettore in quella posizione. "m" indica i sottomultipli: millivolt. Più il valore scelto è lontano dal valore reale che si intende misurare, meno precisa sarà la lettura. 
Se si ha un'idea del valore da misurare, conviene scegliere il valore immediatamente superiore, altrimenti è sempre bene partire dal valore più alto, per poi scendere ed affinare la misura. 
La misura di tensioni alternate è alquanto critica, e solo i multimetri di un certo livello sono in grado di fornirne letture attendibili in tutte le circostanze. I tester più economici, come quello raffigurato sotto, hanno poche portate disponibili e garantiscono una misura sufficientemente corretta solo con la tensione di rete (frequenza di 50 hz).

    
👉Inserire la spina del cavo nero nella boccola COM, e la spina del cavo rosso nella boccola che contiene l'indicazione "V": misurazione in Volt

Utilmeccanica_multimetro digitale


👉Inserire i PUNTALI dei cavi rosso nel polo POSITIVO e del  cavo nero nel polo NEGATIVO

  • ESEMPIO DI MISURAZIONE DI TENSIONE CONTINUA

Per misurare la tensione di una pila di circa 1,5 V, occorre ruotare il selettore su 2000m (cioè 2 volt), toccare con i puntali rosso e nero i capi + e - della pila e leggere la tensione sul display: per esempio potremmo trovare il valore 1481 mV (e cioè 1,481 V).
Se invece ruotassimo il selettore su 20, misurando la stessa pila leggeremmo 1,47 V ; con il selettore su 200, leggeremmo 01,4 V, allontanadoci ancora di più dal valore reale.

  • ESEMPIO DI MISURAZIONE DI TENSIONE ALTERNATA
 Elettrotecnica_come si usa un tester_figura 1 pag 11

Con l'avvertenza di inserire una resistenza, è possibile trasformare la misurazione della corrente di rete in una misura di tensione, per cui si può usare un normale multimetro per misurare la tensione nelle prese a muro di casa. 
Dopo aver predisposto il tester sulla misura di tensioni alternate (portata 200 V o, comunque, la più bassa disponibile), misureremo la tensione VR ai capi della resistenza; dal valore letto potremo poi risalire alla corrente "I" assorbita applicando la formula che segue: 
I = VR x 11,57 + 4,9276 


              Ifixit_come usare un multimetro

STEP #22 - UN MANUALE D'USO

Il multimetro è uno strumento estremamente versatile, che consente diversi tipi di misurazioni, ma per tutte occorre seguire il medesimo procedimento:
LA DESCRIZIONI DEI TERMINI ORA UTILIZZATI rimanda allo STEP 3 glossario

PRIMO PASSO

selezionare la funzione desiderata attraverso IL SELETTORE DELLA MISURA
                                                           
https://www.prometec.net
                                       

SECONDO PASSO

inserire le spine dei CAVI DI COLLEGAMENTO dentro le BOCCOLE/PORTE


TERZO PASSO

posizionare I PUNTALI ai lati dell'oggetto da testare


Per ESEMPI di alcune delle più comuni tipologie di utilizzo si rimanda agli specifici post:


STEP #21 - NEI FUMETTI

Poichè serve per testare il funzionamento di numerosissimi strumenti, anche normalmente utilizzati nella vita quotidiana, il multimetro è ben noto anche al largo pubblico, e la sua conoscenza viene proposta già ai bambini, attraverso fumetti a loro dedicati, come "Chicken Wings":

fumetto Chicken Wings del 04/06/2013, California



Il multimetro non manca poi ovviamente di essere rappresentato e citato in fumetti per di tipo diverso, per un pubblico più esperto e competente in vari campi. L'immagine della seguente RIVISTA TASCABILE, PS, creata e illustrata da Will Eisner,  riguarda l'ambito delle forze armate americane negli anni '70:

STEP #20 - IL MARCHIO

Tra i marchi delle aziende produttrici di multimetri di particolare interesse è il marchio ICE, poichè è l'acronimo di INDUSTRIA COSTRUZIONI ELETTROMECCANICHE, rinomata azienda di strumentazioni elettroniche fondata nel 1950 a Milano, produttrice dello storico Supertester 680 G, già citato allo STEP 15 
ICE Italia


Modello 680 G


Interessante è anche il marchio del gruppo MTE, presente dal 1996 con sedi in Svizzera, Germania, Inghilterra, Cina, India: il logo infatti è l'acronimo di  METER TEST EQUIPMENT , produttrice ad esempio dell'eMOB I-32.3 AC

gruppo MTE
Modello PWS 2.3

STEP #19 - L'ABBECEDARIO


Volendo radunare alcune idee riguardanti il multimetro possiamo esprimerle legandole alle lettere dell'alfabeto: 

A: AVOMETER: il nome del primo multimetro e di quelli del primo periodo di produzione

B: BATTERIA DELL'AUTO, per il cui controllo è diventato popolare il multimetro

C: CORRENTE ELETTRICA: quantità di carica misurata dal multimetro

D: DISPLAY DIGITALE, su cui si leggono i valori di un multimetro di ultima generazione

E: ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA, i campi di applicazione del multimetro

F: FLUKE, considerato oggi il miglior marchio di multimetri

G: GALVANOMETRO, alla base del funzionamento del multimetro

H: HONORARY DOCTORATE OF DIVINITY, il titolo acquisito dall'inventore Donald Mcadie                     nel 1958 nel paese di Kenyon, presso Warrington, nel Regno Unito

I: IMPEDENZA, grandezza elettrica usata per valutare l'affidabilità di un multimetro (più è                         alta, più il multimetro è affidabile)

L: LENTEZZA, il limite che Donald Macadie ha voluto superare inventando, nel 1923,                                 l'Avometer

M: MC GIVER, il telefilm che più simboleggia il successo dei sistemi di misura come il                                 multimetro

N: NICHEL, insieme a cobalto e ferro, alcuni dei materiali che costituiscono i magneti                                 permanenti all'interno del multimetro

O: OHMETRO, insieme ad Amperometro e Voltmetro, gli strumenti racchiusi in un                                     multimetro

P: PORTATILI, tipi di multimetro molto utilizzati per la loro praticità, fin dai primordi dello                     strumento

Q: QUATTRO, le diverse categorie in cui vengono divisi i multimetri

R: RUSSELL  KURT, attore protagonista del film "Decisione Critica", in cui si vede                                     chiaramente l'utilizzo di un multimetro

S: STRUMENTO DI MISURA, la classe di appartenenza del multimetro

T: TESTER, nome inglese del multimetro, molto usato anche nel parlato in italiano

U: UNI-TREND, poplare azienda asiatica produttrice di vasta gamma di multimetri digitali

V: VERIFICHE, su dispositivi per esempio ad uso medicale, per cui è molto usato il                                     multimetro

Z:  MTX204-Z, codice che identifica Metrix, ditta italiana da 20 anni  produttrice di multimetri